Quando parliamo di configuratore 3D online non sempre sono chiare le varie fasi di progetto che portano alla realizzazione del prodotto finito.
Questo articolo è il primo di una serie che ci consentirà di addentrarci in questo mondo e conoscere le fasi di sviluppo di un configuratore 3D online di prodotto, grazie all’esperienza acquisita in questo settore.
- Modellazione 3D del prodotto
- Ottimizzazione del modello
- Programmazione con l’utilizzo di un motore grafico 3D
- User interface di configurazione
- Script di configurazione
- Backend – sviluppo API
- Eventuali integrazioni con altri sistemi
Modellazione 3D di prodotto
Il compito del modellatore è quello di produrre oggetti tridimensionali attraverso specifici software di modellazione. Il fine è quello arrivare ad un prodotto esteticamente bello e utilizzabile per i fini richiesti dal cliente.
Nella nostra azienda viene impiegato il 3D software Autodesk Maya per la produzione e la particolarizzazione di modelli; per la resa, invece, ci avvaliamo del motore interno a Maya, noto come Arnold, il che permette la resa fotorealistica dei prodotti attraverso l’utilizzo dei più moderni e avanzati algoritmi di rendering presenti sul mercato.
Oltre all’utilizzo tecnico del software, la modellazione è uno processo molto importante, che richiede da un lato competenze specifiche per creare una base solida dell’oggetto, e dall’altro un’ottima conoscenza del funzionamento e delle componenti del prodotto stesso.
Nel caso in cui il cliente sia già in possesso di modelli 3D, è sufficiente valutare la “bontà” dei sorgenti realizzati in un formato adatto (obj, gltf,fbx,etc..) e procedere allo step seguente, che richiede l’ottimizzazione finalizzata all’utilizzo in ambito web.
Ottimizzazione del modello per il web
Per ottimizzazione si intende l’analisi della struttura geometrica dell’oggetto e la sua revisione in termini poligonali, al fine di crearne un’esportazione di peso non eccessivo e presentabile in un contesto web.
Questo processo coinvolge competenze specifiche del 3D artist e può comportare interventi semi automatici sul modello, con l’uso di algoritmi di decimazione abbinati al buon senso e a operazioni manuali sulla geometria.
In un’ottica di rendere fruibile il prodotto anche su dispositivi mobile, è richiesta un’ulteriore ottimizzazione che comporta una riduzione di poligoni più importante e con un peso in generale minore, senza però sacrificare l’aspetto estetico del prodotto.
In merito a ciò vengono impiegate massivamente tecniche di normal mapping e/o bump mapping per dare una percezione ricca di dettagli su un oggetto che presenta una semplice struttura poligonale adatta per il mobile.
Nel prossimo articolo si parlerà del motore grafico per il 3D: rimanete sintonizzati !